Percuotere la Mente - Presentazione

Edizione 2024

Due contigui percorsi tematici nell’edizione di quest’anno. Il primo si snoda lungo cinque appuntamenti, che come costellazioni, illuminano un universo musicale dall’impronta neo-classical. Il secondo percorre strade contaminate da molteplici influenze, in risonanza con gli echi del primo percorso, fra attraversamenti colti e popular, sperimentazione acustica, elettronica e vocale, lirismo e suoni estremi, melodie e dissonanze.

Un doppio percorso tra neo-classical, attraversamenti e sperimentazione per la nuova edizione di Percuotere la Mente. Da luglio a novembre tanti appuntamenti tra Corte degli Agostiniani e Teatro Galli. Ad aprire la rassegna la musica di Ludovico Einaudi

Due percorsi tematici contigui, segnano la nuova edizione di Percuotere la Mente, la storica seziona della Sagra Musicale Malatestiana di Rimini, che quest’anno non accompagnerà solo l’estate come da tradizione, ma proporrà concerti e appuntamenti speciali da luglio fino a novembre inoltrato, tra la Corte degli Agostiniani e il Teatro Galli.

Il primo percorso si snoda lungo cinque appuntamenti che, come costellazioni, illuminano un universo musicale dall’impronta neo-classical minimalista: Ludovico Einaudi (7 luglio), l’omaggio a Ryuichi Sakamoto (8 luglio) Hania Rani (9 luglio) e la compagnia OHT, guidata dal regista Filippo Andreatta con due lavori di teatro musicale (30 e 31 ottobre). Il secondo segue strade contaminate da molteplici influenze, in risonanza con gli echi del primo percorso, fra attraversamenti colti e popular, sperimentazione acustica, elettronica e vocale, lirismo e suoni estremi: l’Eklectric Duo (23 luglio), John De Leo e la Grande Abarasse Orchestra (3 settembre), Fabrizio Bosso con Andrea Lucchi, Julian Oliver Mazzariello e Rimini Classica (27 settembre), per finire con la coppia composta da Teho Teardo e Blixa Bargeld (22 novembre).
 

In a Time Lapse (7 luglio – Teatro Galli)
Il fascino della musica di Ludovico  Einaudi non rispetta confini geografici, è conosciuta e ammirata ad ogni latitudine del mondo, per dirla con Alessandro Ceccarelli, “la sua musica è l’antitesi “del facile ascolto” o dell’aggettivo “commerciale”, eppure, si è imposto nel panorama musicale italiano ed europeo come uno dei rari esempi di un musicista colto che, senza la minima concessione al mercato discografico, è riuscito nell’intento di raggiungere consensi da vera e propria rockstar”. Molteplici le sue influenze classiche, a cominciare da quelle di Chopin e Stravinsky, intrise di melodie popolari, ciò che lo ha reso sempre più incline a scrivere musica comprensibile, in grado di muovere emozioni a un maggiore numero possibile di persone. Non trascurabile nella sua scrittura il contributo (non esclusivo) del minimalismo, mentre non può scivolare nell’indifferenza anche il vento ineludibile di certa popularmusic, a cominciare dai Beatles. “…magari in un mio albero genealogico potrebbe esser incluso anche il minimalismo; ma sono presenti altre parentele che mi hanno condotto a risultati alquanto diversi”.
Ad accompagnare Ludovico Einaudi: Federico Mecozzi violino, viola, Redi Hasa violoncello, violoncello elettrico, Rocco Nigro fisarmonica, Alberto Fabris basso elettrico, basso synth, Sebastiano De Gennaro percussioni, Gianluca Mancini live electronics, Francesco Arcuri polistrumentista 
 

Opus / Ryuichi Sakamoto Experience (8 luglio – Teatro Galli)
Dopo la presentazione in anteprima alla 80° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia Ponderosa, Mescalito Film e Nexo Digital presentano “Ryuichi Sakamoto | Opus”, il film-testamento che racconta l’ultimo concerto del Maestro: una celebrazione della vita e del lavoro del leggendario compositore morto il 28 marzo 2023. Negli ultimi anni, Sakamoto non era più in grado di esibirsi dal vivo. I concerti, per non parlare dei tour, erano troppo faticosi. Ciononostante, alla fine del 2022, Sakamoto ha raccolto le forze per lasciare al mondo un’ultima performance: un film concerto i cui protagonisti erano solo lui e il pianoforte. La scelta copre tutta la sua carriera, dal periodo da popstar con la Yellow Magic Orchestra alle magnifiche colonne sonore dei film di Bertolucci, alla musica del suo ultimo album contemplativo 12. Girato in uno spazio intimo che conosceva bene, circondato dai suoi più fidati collaboratori, Sakamoto ha messo a nudo la propria anima attraverso la musica, sapendo che sarebbe stata forse l’ultima occasione di presentare la propria arte. 
A introdurre l’omaggio a Sakamoto, sarà la performance live di Davide Tura con Urgon Trio e Virgilio Ensemble. Il sestetto si esalta in una rivisitazione energica e totalmente personale dopo anni di concerti e ricerche sulle musiche del compositore giapponese. 
Davide Tura al pianoforte rilancia agli archi, alla sezione ritmica e all’elettronica le sue interpretazioni in uno scambio musicale tra il classico sofisticato e l’underground più garage, cercando di cogliere un lato profondo dell’anima del grande Sakamoto: la duttilità. Anche il cortometraggio Coda (che precede il postumo Opus) entra nelle composizioni con campionamenti ed ispirazioni suggestive per un programma che è una dedica d’amore alla grande eredità che ci ha donato Ryuichi Sakamoto.
Davide Tura pianoforte, arrangiamenti, Arjada Hasanaj violino, Veronica Conti violoncello, Andrea Monticelli elettronica, Milko Merloni contrabbasso e basso elettrico, Tommaso Taddei batteria 
 

Hania Rani (9 luglio – Corte degli Agostiniani)
Pianista, compositrice e cantante polacca, Hania Rani è una musicista versatile con una vasta esperienza che spazia dalla musica classica al pop alternativo, alle colonne sonore per film e documentari, alle arti plastiche e installazioni sonore. Il suo primo album solista “Esja”, dallo stile neoclassico, ha ricevuto unanimi apprezzamenti per le preziose atmosfere emotive e coinvolgenti, di una bellezza preziosa e rilassante, con attraversamenti in territori minimalisti, ambient ed elettronici, che ne fanno sempre più l’astro nascente della neoclassica. “..non ho niente contro il termine neoclassica ma vorrei che la mia musica venisse riconosciuta in quanto tale, superando i limiti delle etichette e delle categorie di cui siamo circondati, sempre meno reali”. Il nuovo singolo “Hello”, anticipazione dell’ultimo album "GHOSTS”, mostra invece un lato più sperimentale e giocoso della sua musica, con testi in parte ispirati a una residenza di due mesi in una regione della Svizzera ormai disabitata, dove sorgono hotel abbandonati attorno ai quali aleggiano storie di fantasmi. Gli ascoltatori sono invitati ad un viaggio mistico alla scoperta del confine tra vita e morte, sonno e veglia, guidati da una voce misteriosa e ammaliante.
Hania Rani piano, synths, voce, Ziemowit Klimek synths, contrabbasso
 

nuvolario (30 ottobre – Teatro Galli)
Rimane quanto mai illuminata la scelta di pensare a lavori in cui compaiono e si intersecano linguaggi diversi, intorno a partiture o contemporanee o barocche, con progetti predisposti per le avanguardie teatrali italiane. E’ così che la compagnia teatrale OHT, guidata dal suo regista mentore Filippo Andreatta, decide di confrontarsi con il teatro musicale, nel primo dei due lavori che presentiamo: Nuvolario, un invito a guardare all’in su, un omaggio alla potenza visiva delle nuvole nel più semplice dei giochi teatrali, quello di vedere quello che non c’è. Un teatro d’aria. E la drammaturgia visiva di Nuvolario dialoga con Music for 18 Musicians, uno dei capolavori del compositore newyorkese Steve Reich. La musica di Reich inizia con una serie di pulsazioni crescenti, in un vortice sonoro simile a quello che succede in teatro dove il battito cardiaco del pubblico si disciplina su un ritmo comune. In teatro, così come in Music for 18 Musicians il respiro dà la misura al nostro battito cardiaco, come la drammaturgia e la regia di Filippo Andreatta, insieme alla musica dal vivo affidata a Sentieri  selvaggi, ci farà vivere sul palcoscenico del Teatro Galli.
 

Curon / Graun (31 ottobre – Teatro Galli)
Nel secondo lavoro, OHT e Sentieri  selvaggi, ispirandosi alla musica di Arvo Pärt, danno vita a Curon / Graun. Il tema dell'ambiguità fra uomo e natura viene messo in scena attraverso la vicenda del paese altoatesino di Curon / Graun (anche il titolo dello spettacolo) completamente sommerso dalle acque nel 1950, dove il suono della campana - tipico dello stile tintinnabuli di Arvo Pärt - fa emergere con veemenza le forze invisibili del paesaggio alpino. Unico protagonista del palco è il campanile della chiesa del paese sommerso di Curon, che ricopre il ruolo della campana nel brano Cantus in memoriam Benjamin Britten, che fa seguito all’esecuzione di Frates, brani del compositore estone eseguiti dal vivo in palcoscenico dall’Ensemble  Sentieri  selvaggi. 
 

Eklectric Duo (23 luglio – Corte degli Agostiniani)
L’Eklectric Duo, composto da Alberto Casadei - brillante violoncellista e compositore laureato nel 2015 presso la Royal Academy of Music di Londra - ed Elisa Tomellini pianista affermata e vincitrice di numerosi premi internazionali - è l’unione di due forti e affermate personalità della musica classica in chiave elettrica, che si inseriscono laddove gli improbabili muri divisori dei generi musicali crollano. Gli arrangiamenti inediti di Alberto Casadei per violoncello elettrico con pedalboard, pianoforte ed elettronica si spingono nelle ambientazioni barocche fino alla musica per il cinema, il tango, il pop-rock, in un formidabile mix di sonorità dal ritmo esplosivo. L’Eklectric Duo è regolarmente invitato in importanti stagioni concertistiche e nel 2022 ha rappresentato l’Italia in occasione della Festa della Repubblica a Miami negli USA.
 

John De Leo e la Grande Abarasse Orchestra (3 settembre – Corte degli Agostiniani)
John De Leo, uno dei più deflagranti fenomeni del panorama musicale degli ultimi decenni, con la sua voce strumento che attraversa tutti i colori della tavolozza vocale, in una incessante sperimentazione vocale e musicale fra Contemporanea, Rock e Soul, qui avvolto dagli arrangiamenti di una formazione di strumentisti eclettici come quelli della Grande Arabasse Orchestra, la cui genialità sfugge alle normali classificazioni di appartenenza musicale. Vincitore di prestigiosi riconoscimenti e Ambasciatore UNESCO per la cultura dal 2016, John De Leo insieme alla Grande Abarasse Orchestra dà vita ad un’astrazione jazzy, riproducendo alchimie tra acustico ed elettronico, fino alle atmosfere classiche e contemporanee.
John De Leo voce, live looping sampler, giocattoli, Fabrizio Tarroni chitarra semiacustica, Franco Naddei campionamenti, chitarra elettrica, Giulia Barba clarinetto basso, sax baritono, Piero Bittolo Bon clarinetto basso, sax baritono, Massimiliano Canneto violino, Federica Vignoni violino, Paolo Baldani violoncello, Silvia Valtieri fisarmonica, pianoforte, percussioni giocattolo.
 

Portrait of a Trumpet (27 settembre – Teatro Galli)
Il concerto si ispira al titolo di una composizione di Sammy Nestico, storico arrangiatore dalla Count Basie Big Band. Ideato da Andrea Lucchi, prima tromba dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e dal jazzista Fabrizio Bosso, con la partecipazione del pianista jazz Julian Oliver Mazzariello, il concerto si propone come in un’unica partitura musicale, che scompone le gerarchie fra generi per valorizzare in ugual modo e fare interagire tradizioni apparentemente lontane, come sempre più spesso accade fra la musica classica e il jazz. Un “Ritratto” musicale di uno degli strumenti più popolari della storia della musica, la Tromba, protagonista da sempre sia nella musica Jazz che nella musica classica. Saranno eseguiti brani del repertorio solistico del 1700 per tromba e orchestra e alcuni degli standard più popolari della musica Jazz, poi sarà il momento delle ballad, senza dimenticare il merito degli arrangiamenti di Anton Giulio Priolo appositamente scritti per questa occasione, accompagnati da un’orchestra di strumentisti poliedrici come quelli di Rimini  Classica.
 

Teho Teardo e Blixa Bargeld (22 novembre – Teatro Galli)
Più avanti un binomio artistico storico come quello di Teho Teardo e Blixa Bargeld, che stazionano continuamente fra tonalità liriche e l’irruenza dei suoni estremi, in una fusione fra la classica, l’elettronica, il rock italiano e europeo, l’eredità e il superamento dell’avanguardia colta del Novecento, fra melodia e dissonanza. L’ultimo album Live in Berlin, uscito a dicembre 2023, è la sintesi della loro produzione discografica che comprende Still Smiling (2013) e Nerissimo (2016). Continua ad emozionare l’accoglienza riservata in ogni parte del mondo a canzoni come Mi scusi, nonostante sia cantata in italiano. A Quiet Life, originariamente scritta per il film Una vita tranquilla, ha scisso una parte del legame che aveva con il film perché ormai molti la associano con l’episodio finale di Dark, la serie Netflix di grande successo. 
Blixa Bargeld voce, Teho Teardo chitarra baritona, chitarra elettronica, Gabriele Coen clarino basso, Laura Bisceglia violoncello

Inizio concerti ore 21,15

Prevendite:

Concerto Ludovico Einaudi: dal 28 maggio ore 12 qui 
Gli altri eventi: dal 2 maggio online su https://biglietteria.comune.rimini.it/home.aspx e dal 3 maggio anche al botteghino del Teatro Galli
Gli spettacoli Nuvolario e Curon/Graun saranno in prevendita dal 14 settembre

Info:

biglietteria@teatrogalli.it - tel. 0541 793811

www.sagramusicalemalatestiana.it